venerdì 29 novembre 2013
L'acqua: dove la troviamo?
L'acqua è presente in ogni cosa che ci circonda, abbiamo visto qual'è la sua importanza nel nostro organismo, ma abbiamo anche nominato qualcos'altro. Come può essere presente l'acqua all'interno dei nostri vestiti? I vestiti o molti degli oggetti che utilizziamo sono stati ricavati tramite un processo di lavorazione in cui è utilizzata dell'acqua. Usiamo quest'acqua in modo indiretto, ma è pur sempre acqua che viene usata, ecco perchè viene definita come “virtuale”. Come funziona questo procedimento? L'acqua è convogliata all'interno delle centrali, prelevata da ghiacciai o fiumi e utilizzata per lo più per il lavaggio. Una volta utilizzata viene tuttavia depurata e rimessa nell'ambiente, ma sarà un'acqua di qualità inferiore rispetto a quella prelevata. Basti pensare che il 20% dell'acqua usata non è depurato. In raltà usiamo l'acqua per qualsiasi cosa, basti pensare a una semplice giornata: mangiamo e usiamo l'acqua per bere e contenuta in quel cibo, ci laviamo, laviamo i nostri oggetti, vestiti e l'ambiente domenisto, innaffiamo piante. Usiamo per tutti questi compiti acqua depurata anche quando è presa dalle fonti di montagna, per ripulirla di eventuali impurità, ma bisogna ricordare che questo processo comporta un certo fattore di inquinamento. In sintesi solo una minima parte dell'acqua che usiamo viene bevuta e in particolare il 10%. L'acqua viene acquisita come risorsa e materia prima da due grandi sfere, che definiamo biosfera (in cui parliamo di risorse derivate dalla natura e non soggette e lavorazioni) e la tecnosfera (risorse già sottoposte a lavorazione). I tre settori fondamentali in cui l'acqua viene utilizzata sono l'agricoltura, l'industria e l'uso domestico. Bisogna tenere conto che l'acqua è una risorsa importante, ne utilizziamo il 60% più in fretta di quanto possa essere rifornita, soprattutto perchè non può essere sostituita e non è un bene illimitato come spesso si crede. I fattori che causano un maggiore o minore consumo di acqua sono principalmente l'aumento della popolazione, l'inquinamento e l'erosione delle risorse. Nei cambiamenti climatici è infatti un fattore fondamentale. Persino l'atto di vestirsi comporta un'interazione con l'acqua, non nel processo di fabbricazione, come abbiamo parlato in precedenza, ma tramite l'interazione con il nostro organismo. Come può essere possibile? Lo scopriremo nel prossimo post.
mercoledì 20 novembre 2013
L'acqua è tutto
“Tutto è acqua”, diceva Talete nel 600a.c. L'acqua è ovunque. Siamo circondati di acqua anche dove non la vediamo, troviamo acqua nel nostro corpo, nel cibo che mangiamo e l'acqua passa addirittura attraverso i vestiti che indossiamo. Nel nostro corpo è presente una percentuale di acqua che si aggira all'incirca intorno al 55-60% per un adulto, mentre neonati e anziani possiedono una maggiore quantità, che si aggira intorno al 70%. La quantità di acqua presente nell'organismo è regolata dall'apparato renale e intestinale, tramite il riassorbimento idrico. Ovviamente la quantità di acqua in entrata è regolata dal meccanismo della sete, di cui abbiamo già parlato in precedenza. Esistono addirittura credenze popolari sull'acqua che “aumenta la sudorazione” o “l'acqua che fa ingrassare”, ma ciò non è possibile in entrambi i casi poiché la sudorazione è fondamentale per regolare la temperatura corporea e l'acqua non fornisce calorie. Dove troviamo l'acqua nel nostro corpo? All'interno delle cellule. L'acqua entra all'interno delle cellule per osmosi, un procedimento che consiste nel trasferimento dell'acqua da una soluzione che ha un potenziale idrico maggiore a una con un potenziale idrico minore. Nelle cellule troviamo una membrana che permette il passaggio di alcune sostanze e lo impedisce ad altre, attraverso questa membrana passerà proprio l'acqua. Nelle cellule del nostro corpo avviene un continuo interscambio di acqua, ma non solo, anche di altre importantissime sostante senza cui non sarebbe possibile la vita. Lo scopo dell'acqua è fondamentale nel processo di invecchiamento del nostro corpo, ci consente di resistere alle malattie e alle minacce sia interne che esterne. La ritroviamo infatti come il principale costituente in cui sono immersi i sistemi del nostro organismo quali il sistema capillare arterioso e venoso, le terminazioni del sistema nervoso, linfatico ed ormonale. Dobbiamo inoltre ricordare, come già citato in precedenza, che l'acqua è uno dei costituenti di tutti i vari tipi di cellule. Troviamo l'acqua distinta in diverse percentuali nel nostro organismo:
-ossa: sono composte per il 20%
-muscoli dal 75%
-cuore dal 75%
-polmoni 86%
-cervello 75%
-fegato 86%
-reni 83%
E non solo poiché l'acqua è fondamentale anche per reazioni fondamentali, come la digestione, l'assorbimento dei nutrienti, il trasporto dei nutrienti alle cellule, la circolazione sanguigna, la rimozione delle tossine, la regolazione della temperatura corporea, la lubrificazione delle giunture, la protezione degli organi dai traumi. Con questo breve percorso abbiamo dunque visto come si muove e come può essere utile l'acqua nel nostro corpo, ma utilizziamo l'acqua in numerosi setori della vita quotidiana: dalla pulizia, al mangiare e...addirittura nei nostri oggetti e vestiti.
lunedì 11 novembre 2013
L'acqua è tutta uguale?
L'acqua sembra tutta quanta uguale, ma in realtà non è così e per scoprirlo basta leggere un'etichetta di una semplice bottiglietta. Troviamo prima di tutto indicato il “residuo fisso a 180°”, un numero misterioso che indica semplicemente la quantità di sali minerali che restano dopo l'evaporazione dell'acqua a 180°. Questo numero è molto importante perché un'acqua con troppi pochi sali minerali e una con una quantità eccessiva possono determinare carenze o eccessi all'interno dell'organismo.
Per quantità di sali eccessiva intendiamo superiori agli 120 mg, troppi sali determineranno un accumulo eccessivo di sostanze minerali che l'organismo non è in grado completamente di smaltire e può favorire l'insorgere di calcoli renali e problemi cardiocircolatori.
Al contrario un'acqua povera di sali, indicativamente sotto i 15 mg, non darà l'apporto necessario all'organismo di sali minerali. Un residuo fisso ottimale si aggira intorno ai 20-60 mg. Sono dati poco conosciuti e fattori di cui non si tiene mai conto, ma che in realtà sono importantissimi: basta pensare alla quantità di acqua che ogni giorno beviamo. Parliamo a proposito proprio dei sali minerali: li troviamo indicati sotto la dicitura “sostanze disciolte in un litro di acqua”. In particolar modo bisogna porre la propria attenzione al sodio, il sale presente nell'acqua che per essere indicata come “acqua povera di sodio” deve contenere una quantità di sali inferiore allo 0,0002%. Importanti sono anche nitriti, nitrati e solfati, potenzialmente pericolosi e cancerogeni per l'organismo se ingeriti in grandi quantità, ove la scarsa quantità e sinonimo di miglioramento del benessere.
Ovviamente questi dati sono da soppesare in base alla dieta seguita da una persona, un'acqua con un residuo fisso superiore ai 400 mg può essere usata come integratore di sali minerali per chi ne ha bisogno, mentre una con pochi per chi ha problemi renali e di calcoli. L'acqua è un importante depuratore dell'organismo e fare attenzione a ciò che si beve è fondamentale per mantenere il più a lungo possibile il proprio benessere. Si può restare senza mangiare per 40 giorni, ma senza l'assunzione di acqua dopo sette giorni si verificherebbe la morte. Facciamo attenzione all'acqua che beviamo, con un'accortezza in più nei suoi confronti, bere è piacevole e fa bene: perché non farlo più spesso e nel migliore dei modi?
venerdì 8 novembre 2013
L'acqua, segreto della vita
Tutti sappiamo che è di fondamentale importanza per la nostra vita bere acqua, ma il motivo preciso non lo si conosce. Si tratta di un gesto di cui sentiamo il bisogno e che compiamo regolarmente, senza pensare a quanto sia importante. Bere acqua è importante per mantenere un equilibrio chimico ottimale tra la parte liquida del sangue, chiamata “volume plasmatico” e i sali che circolano al suo interno. La sete si può soddisfare solamente bevendo acqua naturale, quando la plachiamo con bevande di altro genere scateniamo una reazione chamata “disidratazione cronica”, in cui la sete è placata solo temporaneamente, ma è in realtà l'organismo stesso a ingannare. Cosa accade nell'organismo? Bevendo poca acqua naturale si diminuisce il volume plasmatico del sangue e l'ematocrito, rapporto tra la parte plasmatica e liquida del sangue aumenta, scatenando un campanello di allarme: la sete non è null'altro se non un'indicazione del nostro organismo che è già in stato di allarme e disidratazione. I nostri organi risultano sempre meno permeati di liquidi e cominciano a rinsecchirsi, lavorando con maggiore difficoltà e dando inizio a una serie di allarmi quali debolezza, ansia, mal di testa e ridotta elasticità muscolare. Dunque bere acqua e in grandi quantità, almeno 1,5 litri al giorno a seconda della dieta e della fisiologia, è importate per mantenere il benessere del nostro organismo, tuttavia tutta l'acqua è uguale? Perchè in commercio troviamo molteplici tipologie di acqua, di tutte le marche e con una tabella degli elementi nutritivi differente le une dalle altre?
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