lunedì 11 novembre 2013

L'acqua è tutta uguale?



L'acqua sembra tutta quanta uguale, ma in realtà non è così e per scoprirlo basta leggere un'etichetta di una semplice bottiglietta. Troviamo prima di tutto indicato il “residuo fisso a 180°”, un numero misterioso che indica semplicemente la quantità di sali minerali che restano dopo l'evaporazione dell'acqua a 180°. Questo numero è molto importante perché un'acqua con troppi pochi sali minerali e una con una quantità eccessiva possono determinare carenze o eccessi all'interno dell'organismo.
Per quantità di sali eccessiva intendiamo superiori agli 120 mg, troppi sali determineranno un accumulo eccessivo di sostanze minerali che l'organismo non è in grado completamente di smaltire e può favorire l'insorgere di calcoli renali e problemi cardiocircolatori.
Al contrario un'acqua povera di sali, indicativamente sotto i 15 mg, non darà l'apporto necessario all'organismo di sali minerali. Un residuo fisso ottimale si aggira intorno ai 20-60 mg. Sono dati poco conosciuti e fattori di cui non si tiene mai conto, ma che in realtà sono importantissimi: basta pensare alla quantità di acqua che ogni giorno beviamo. Parliamo a proposito proprio dei sali minerali: li troviamo indicati sotto la dicitura “sostanze disciolte in un litro di acqua”. In particolar modo bisogna porre la propria attenzione al sodio, il sale presente nell'acqua che per essere indicata come “acqua povera di sodio” deve contenere una quantità di sali inferiore allo 0,0002%. Importanti sono anche nitriti, nitrati e solfati, potenzialmente pericolosi e cancerogeni per l'organismo se ingeriti in grandi quantità, ove la scarsa quantità e sinonimo di miglioramento del benessere.
Ovviamente questi dati sono da soppesare in base alla dieta seguita da una persona, un'acqua con un residuo fisso superiore ai 400 mg può essere usata come integratore di sali minerali per chi ne ha bisogno, mentre una con pochi per chi ha problemi renali e di calcoli. L'acqua è un importante depuratore dell'organismo e fare attenzione a ciò che si beve è fondamentale per mantenere il più a lungo possibile il proprio benessere. Si può restare senza mangiare per 40 giorni, ma senza l'assunzione di acqua dopo sette giorni si verificherebbe la morte. Facciamo attenzione all'acqua che beviamo, con un'accortezza in più nei suoi confronti, bere è piacevole e fa bene: perché non farlo più spesso e nel migliore dei modi?

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