Quando pensiamo al benessere spesso ci vengono in
mente centinaia di pubblicità che ci propongono modi diversi per
ottenerlo. Uno dei meccanismi su cui fa maggiormente leva la nostra
società è proprio la pubblicità che si occupa di far presa sulle
emozioni delle persone. In particolar modo quelle legate ai sensi di
colpa per non aver fatto determinate azioni, oppure perchè non ci siamo
presi abbastanza cura di noi. Ci propone un'idea di benessere da
raggiungere, come se ponesse la chiave della felicità attraverso
determinati prodotti o servizi. Come possono degli oggetti materiali
aiutare il nostro benessere? Prima di tutto bisogna porre un concetto
importante, ovvero che non tutto ciò che ci viene proposto dalla nostra
società porta un reale benessere, ma dobbiamo essere noi a filtrare i
messaggi che ci vengono proposti per scegliere ciò che davvero ci può
portare un benessere reale. Spesso questo compito può essere molto
difficile poiché siamo portati a desiderare ciò che ci viene proposto
dai meccanismi della pubblicità. Anche se, il più delle volte, questo
benessere che ci viene proposto non è reale, ma solo un'illusione per
far leva sui nostri sentimenti e far si che acquistiamo un dato
prodotto. Compriamo, siamo soddisfatti dell'acquisto e così
momentaneamente abbiamo riempito il nostro bisogno di approvazione e la
volta successiva facciamo un nuovo acquisto. Come se si entrasse in un
meccanismo circolare. Come si distingue un prodotto che può davvero
accrescere il nostro benessere da uno che invece serve solo a far sinter
soddisfatto il nostro ego?
Prima di tutto dobbiamo renderci davvero conto di aver bisogno di quel prodotto e che quel prodotto possa soddisfare il bisogno che abbiamo. Abbiamo un problema che ci fa porre una domanda; la risposta sarà la soluzione del problema e un prodotto che soddisfi la domanda è il caso ideale.
Un esempio molto semplice: un cibo sano e nutriente soddisferà la nostra domanda di sfamarci più di un cibo ipercalorico e che ci sembra squisito, ma che alla fine ci lascerà lo stomaco mezzo vuoto. Il benessere è dato da un prodotto o servizio che possa soddisfare realmente la nostra domanda e il nostro bisogno, dunque che abbia quelle qualità essenziali per farci stare bene. In questo caso alla domanda “come posso sfamarmi?” risponderà la soluzione di “un cibo sano e nutriente”, che soddisferà veramente il bisogno e non sarà solo un tappativo. Tra i molti prodotti che ci vengono proposti è dunque importante riuscire a riconoscere quelli che possono soddisfare il nostro bisogno e far si che si generi un benessere autentico e duraturo. Per farlo dobbiamo porci una domanda legata al bisogno, ovvero “come posso soddisfare tale bisogno e cosa mi aiuterà a farlo?”
Prima di tutto dobbiamo renderci davvero conto di aver bisogno di quel prodotto e che quel prodotto possa soddisfare il bisogno che abbiamo. Abbiamo un problema che ci fa porre una domanda; la risposta sarà la soluzione del problema e un prodotto che soddisfi la domanda è il caso ideale.
Un esempio molto semplice: un cibo sano e nutriente soddisferà la nostra domanda di sfamarci più di un cibo ipercalorico e che ci sembra squisito, ma che alla fine ci lascerà lo stomaco mezzo vuoto. Il benessere è dato da un prodotto o servizio che possa soddisfare realmente la nostra domanda e il nostro bisogno, dunque che abbia quelle qualità essenziali per farci stare bene. In questo caso alla domanda “come posso sfamarmi?” risponderà la soluzione di “un cibo sano e nutriente”, che soddisferà veramente il bisogno e non sarà solo un tappativo. Tra i molti prodotti che ci vengono proposti è dunque importante riuscire a riconoscere quelli che possono soddisfare il nostro bisogno e far si che si generi un benessere autentico e duraturo. Per farlo dobbiamo porci una domanda legata al bisogno, ovvero “come posso soddisfare tale bisogno e cosa mi aiuterà a farlo?”
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